La lampada a sospensione Saliscendi, disegnata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni in collaborazione con Bruno Gatta (fondatore di Stilnovo), nel 1957, per la Camera di Commercio di Milano torna oggi ad accendersi rivisitata, tra storia e innovazione. Sessantacinque anni dopo la progettazione dei due prototipi, purtroppo andati distrutti, Stilnovo decide di dare nuova vita a questa lampada, ridimensionata e reinterpretata per gli ambienti di oggi, preservandone il carattere innovativo e attingendo dalle informazioni e dal materiale messi a disposizione dagli eredi di Achille e Pier Giacomo Castiglioni.

Lo straordinario concetto di base e i diversi meccanismi allora come oggi, visto che sono sempre gli stessi, consistono in un sistema che permette di muovere una fonte luminosa verso il basso e verso l’alto, regolando così l’intensità della luce sia sul piano del tavolo sia nell’ambiente circostante e, contemporaneamente, consente di avvicinare o allontanare un disco riflettente posizionato sopra la fonte. Quest’ultimo scorre in senso opposto, lungo i cavi, al corpo lampada, avvicinandosi o allontanandosi. La distanza tra i due elementi cambia con il semplice gesto di una mano che spinge o tira un piccolo occhiello posto all’estremità inferiore della sospensione. Quando la sorgente luminosa viene avvicinata al tavolo, la luce diretta si concentra sul piano sottostante e la luce indiretta illumina il soffitto mentre il disco, distante, non crea ostacoli. Quando invece la fonte luminosa si alza, allontanandosi dal tavolo, ecco che interviene il disco, ora molto più vicino, riflettendo l’emissione indiretta e aumentando la quantità di luce diffusa nell’ambiente. Interpretando i radicali cambiamenti dei luoghi di lavoro, che negli ultimi anni hanno vissuto una vera e propria rivoluzione, Stilnovo ha concepito la moderna Saliscendi modificando alcuni particolari della forma e introducendo nuove tecnologie come, ad esempio, il sistema di illuminazione (a luce LED).

È realizzata in metallo laccato, con finiture disponibile nelle varianti verde prato e bianco-grigio oltre che nell’originale rosso rubino. Inoltre sono state apportate altre modifiche al primo prototipo come la riduzione delle dimensioni del disco di contrappeso, che passa da 120 cm a 60 cm, l’eliminazione del cavo di alimentazione a spirale per una maggior pulizia formale: migliorie importanti che hanno reso Saliscendi capace di adattarsi più facilmente agli ambienti odierni, senza perdere nulla del fascino originario.