Pronti e via! È tempo di vacanza, basta premere il tasto off (e ricordarsi del gas, se proprio vivete con la stessa ansia di Giorgio Gaber) e il gioco è fatto. Via dal caldo, fuori dalle città, lontano dai meeting on line a tutte le ore. È giunto il momento del punto e a capo, in attesa dei nuovi titoli di apertura. E se un tempo quella estiva era una sorta di migrazione comandata da un orologio stagionale determinato principalmente dalla chiusura delle grandi fabbriche del Nord, oggi, nel mondo del clic facile, tutto sembra diverso. Siamo arrivati, quasi senza “passare dal via”, nel tempo dello smartworking e dei nomadi digitali. Si comincia a parlare di settimane brevi, di abolizione del cartellino e di dare a tutti i dipendenti la possibilità di usufruire di ferie illimitate (come alla Bitpanda società di trading). Oggi abbiamo scoperto che di fatto, si potrebbe lavorare senza quasi più mettere piede in azienda senza creare problemi alla produttività. È finita l’era dei colletti bianche che all’ora stabilita posavano la penna sulla scrivania e senza soluzioni di continuità rimandavano al domani ogni problema. Oggi con il cellulare siamo sempre “sul pezzo” sempre pronti a rispondere a una chiamata anche nel bel mezzo di una serie tv mozzafiato. Tanto c’è il tasto “pausa”. Ed è questa la parola mantra di questo mese che deve anche essere interpretata in senso lato, proprio come momento di riflessione. Un invito a prendersi del tempo per capire da dove ricominciare quando le code in autostrada o il check in dell’aeroporto saranno ormai un ricordo. Saremo chiamati a fare i conti con una crisi energetica che solo i più anziani, riescono a immaginare, perché l’hanno vissuta, magari da piccoli, quando le domeniche a piedi non nascevano da un’idea ecologica, ma dalla drammatica carenza di carburante dovuta alla guerra arabo-israeliana dello Yom Kippur (1973). Dovremmo continuare con ostinazione a cambiare il nostro modo di vivere per aiutare questo pianeta che non ne può più di noi. E scommettere sulle tredici lettere che compongono la parola sostenibilità – sulla bocca di tutti, spesso a sproposito – ma che sempre più saranno determinanti per la svolta nel mondo della progettazione e dell’arredo. Al ritorno, quando dovremo comunque pigiare di nuovo il tasto on, magari ci ritroveremo catapultati direttamente nel Metaverso che con molta probabilità sarà la prossima rivoluzione – visto che il web ha già 30 anni e i social come Facebook ne hanno 17 – perché il mondo (e il mercato) ha bisogno di novità. Che lo si voglia o no, di fronte a una news di tale portata non si può storcere il naso e girare la testa dall’altra parte dicendo non mi interessa; bisogna invece, farsi domande per capire che spazio ci sarà per l’uomo nel futuro digitale… Ma una cosa è certa le ferie per molto tempo ancora saranno reali, con l’acqua che è davvero bagnata e con il sole che ti brucia se non ti metti la protezione 50. Buona vacanza!